C’è una confezione di feta nel frigo di quasi ogni persona. È lì, solido, rassicurante. Lo compriamo pensando a un’insalata greca fresca e nutriente, per dare quel tocco di sapore mediterraneo. Poi, però, rimane lì… Lo guardiamo, lui ci guarda. E finiamo per commettere, quasi sempre in buona fede, alcuni piccoli, tragici errori che ne mortificano il potenziale.
La feta è un formaggio incredibile, sapido, versatile e con una forte personalità. Trattarla con sufficienza è un crimine culinario.
Oggi vestiamo i panni dell’avvocato difensore della feta e, ti mostriamo 3 errori che probabilmente stai facendo anche tu e, come smettere subito per iniziare a godertela davvero.
L’errore capitale: buttare la salamoia
È un gesto quasi automatico: apri la confezione, la inclini sul lavandino e via, quel liquido biancastro e anonimo se ne va per sempre. Fermo! Quello che stai buttando non è “acqua sporca”, ma l’elisir di lunga vita della tua feta.
Quella è la salamoia, una semplice soluzione di acqua e sale che agisce come un vero e proprio custode del sapore. È il segreto per mantenerla morbida e idratata, perché senza di essa il formaggio si asciuga rapidamente, diventando duro e gommoso. Inoltre, la salamoia ne regola la sapidità, conservandola saporita al punto giusto. Se la butti, la feta esposta all’aria si ossida e il suo sapore si altera, rischiando di diventare eccessivamente salata.
La soluzione è semplice ovvero, una volta aperta, la feta avanzata va conservata in un contenitore ermetico, completamente immersa nella sua salamoia originale. Se per errore l’hai già buttata, puoi crearne una di emergenza, sciogliendo un cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua. Ma non farlo più, promesso?
Il peccato di freddezza: usarla solo a crudo
L’associazione mentale “feta = cubetti freddi su un’insalata” è così forte che dovrebbe essere studiata dalla psicologia. Certamente è un ottimo modo per usarla ma, è anche il più noioso.
La vera magia della feta si scatena con il calore. Quando la scaldi, la sua struttura cambia, diventando morbida, cremosa, quasi una crema spalmabile che avvolge ogni cosa. Il suo sapore si ammorbidisce, perde la nota più “pungente” e diventa più rotondo e irresistibile.
Quindi, come cucinare la feta per sprigionare tutta la sua magia?
Puoi provare a cuocerla al forno, una tendenza social che, una volta tanto, ha ragione. Mettila in una teglia con pomodorini, olive, un filo d’olio e origano. In 20 minuti avrai un condimento per la pasta o un antipasto che crea dipendenza. Un’altra idea è montarla, trasformandola in una whipped feta ovvero; frullarla con un po’ del nostro yogurt greco Kionas, olio e aglio. Otterrai una crema spalmabile da servire su pane caldo o verdure crude che, farà scomparire qualsiasi altra salsa dalla tavola. Oppure, più semplicemente, grigliala: tagliala a fette spesse, passala sulla griglia calda per un paio di minuti per lato e, servila con una spruzzata di limone… Eccezionale!
La miopia gustativa: abbinarla solo col “Greco”
Pomodoro, cetriolo, cipolla rossa, olive: la famosa comfort zone, buonissima, per carità ma, la sapidità decisa della feta la rende una partner perfetta per sapori inaspettati, specialmente quelli dolci. Il contrasto tra la sapidità del formaggio e la dolcezza della frutta è uno dei segreti meglio custoditi della cucina mediterranea.
Con cosa si mangia la feta per stupire le tue papille gustative?
Con la frutta estiva è sublime: a cubetti con l’anguria e la menta. Sembra inusuale ma, la freschezza e la dolcezza del cocomero sono la sua anima gemella. Anche la frutta autunnale regala grandi soddisfazioni ad esempio; abbinata ai fichi freschi con un filo di miele, oppure sbriciolata su una zucca arrostita, un paradiso! Infine, usala nelle torte salate: insieme a pere e noci, o con spinaci e uvetta, la sua sapidità bilancerà perfettamente il tutto.
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Missione compiuta: la tua feta è salva
Ora non hai più scuse per relegare quel panetto di formaggio a un ruolo da comparsa. Hai scoperto come conservarlo da manuale, come trasformarlo con il calore e come abbinarlo in modi che non avresti mai immaginato.